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"Quando un padre". Nei cinema il nuovo film con Willem Dafoe


È stato agente dell’FBI, detenuto, ufficiale in Vietnam, ingegnere freddo, affidabile e tedesco, falsario, vampiro, Green Goblin. E ancora Gesù Cristo, Pasolini, un topo, un pesce: è Willem Dafoe - uno tra i più iconici e versatili attori in circolazione - che in questi giorni è in sala con Quando un padre di Mark Williams, nel quale interpreta lo spietato manager della società per la quale lavora il protagonista Gerard Butler.

Ma Dafoe è un attore a cui piace immergersi in ruoli diversi e non convenzionali: lo vedremo infatti tagliarsi via un orecchio nei panni di Vincent Van Gogh nel film At Eternity’s Gate (data di uscita non definita) di Julian Schnabel, allearsi con Aquaman interpretando il consigliere scientifico politico di spicco di Atlantide in Justice League (2017) di Zack Snyder e in Aquaman (2018) di James Wan, assistere all’Assassinio sull’Oriente Express (2017) di Kenneth Branagh e generare sette figlie identiche in un mondo che ammette solo figli unici nel thriller fantascientifico di Tommy Wirkola Seven sisters.

Ancora: darà voce al potente Dio della morte in Death Note (2017), il thriller di Adam Wingard tratto dall’omonimo manga, proverà a mettere insieme i cocci di vite al limite in The Florida project (2017) di Sean Baker ed infine si ritirerà nella casa avita in cerca di ispirazione per le sue composizioni musicali in Opus Zero (2017) di Daniel Graham.

Una dimostrazione di eclettismo che non stupisce, per un attore capace di dar vita a personaggi tormentati, oscuri, spesso dei veri villains, ma che ha saputo offrire intense interpretazioni anche in ruoli da commedia o addirittura comici.

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